Tematica Conchiglie

Conus sp.

Conus sp.

foto 1165
Conus pelagicus Brocchi, 1814
(Pliocene e Miocene in Europa)
Foto: Wilson44691
(Da: en.wikipedia.org)

Phylum: Mollusca Cuvier, 1797

Classe: Gastropoda Cuvier, 1795

Ordine: Sorbeoconcha Ponder & Lindberg, 1997

Famiglia: Conidae Fleming, 1822

Genere: Conus Linnaeus, 1758

Descrizione

Il nome deriva dal greco antico kônos a causa della forma tipica della conchiglia. Molluschi dotati di conchiglia conica con spira molto variabile anche intra-specie. In alcune specie la spira ha una lunghezza superiore ad un terzo della lunghezza dell'intera conchiglia, ma nella maggioranza è poco accentuata, piatta o lievemente concava. La spira presenta spesso tubercoli caratteristici per l'identificazione delle varie specie. Anche le trame colorate, soprattutto nell'ultimo giro di conchiglia (che contiene la gran parte del corpo del mollusco) hanno grande importanza nell'identificazione, anche se spesso estremamente variabili; più stabili i disegni in rilievo. Per quanto riguarda il corpo, la parte più appariscente dei Conus è il piede, molto robusto e carnoso, largo anteriormente e assottigliato nella parte posteriore, con un opercolo di ridotte dimensioni. L'altra particolarità che distingue il genere Conus è l'apparato boccale con radula ridotta ad un dente acuminato, avente la funzione di arpione, con il quale il mollusco cattura le sue prede; è altresì presente una caratteristica proboscide con cui viene iniettato il veleno nelle prede (piccoli pesci, plancton, molluschi ecc.). Quest'ultimo è costituito da neurotossine particolarmente forti, necessarie per immobilizzare velocemente le stesse (che altrimenti fuggirebbero impedendo ai coni di cibarsene). Alcune specie (Conus geographus, C. textile, C. omaria, C. tulipa, C. magus, C. striatus) hanno un veleno che può essere potenzialmente letale persino per gli esseri umani. Tuttavia, nella stragrande maggioranza delle specie di Conus gli effetti sull'uomo si limitano a gonfiore e infiammazioni dolorose localizzate all'arto colpito. Nei rari casi di puntura letale, gli effetti sono a carico dell'apparato respiratorio con possibile arresto cardiaco. Negli ultimi anni, attraverso gli studi filogenetici, si sono moltiplicati i tentativi di semplificare la tassonomia della famiglia dei Conidi. Attualmente il World Register of Marine Species individua 10 generi (di cui 4 estinti), dei quali il Conus è il più numeroso con poco più di 1000 specie riconosciute, tra viventi ed estinte, distribuite tra 58 sottogeneri. Un'ulteriore e recente proposta di revisione tassonomica dei Conidi prevede solamente 4 generi.

Diffusione

Specie del genere Conus sensu stricto si possono trovare nei mari tropicali e subtropicali del mondo, a profondità che vanno dal sublitorale a 1.000 m. Sono molto variabili in alcuni dei loro caratteri, come la tubercolazione della guglia e la spirale del corpo , le strie, i colori e il motivo della colorazione. Sono state descritte molte specie fossili; sono ampiamente distribuiti e compaiono per la prima volta negli strati del Cretaceo.

Bibliografia

–(EN) Bouchet P. Gofas S. (2015), Conus Linnaeus, 1758, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 25 ottobre 2016.
–(FR) Félix Gaffiot, Dictionnaire Illustré Latin-Français, Parigi, Hachette, 1934, pp. 423. URL consultato il 31 ottobre 2016.
–G.W. Tryon (1884) Manual of Conchology, structural and systematic, with illustrations of the species, vol. VI; Philadelphia, Academy of Natural Sciences.
–(EN) Bouchet P. (2011), Conus vayssierei Pallary, 1906, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 2 novembre 2016.
–The Conus biodiversity website, su biology.burke.washington.edu.
–Puillandre N., Duda T.F., Meyer C., Olivera B.M. & Bouchet P. (2014). One, four or 100 genera? A new classification of the cone snails. Journal of Molluscan Studies. 81: 1-23.


02496 Data: 09/10/2017
Emissione: Conchiglie delle Mauritius
Stato: Mauritius
Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi